MUDEC ART WALL presenta
Pre-Testi di Alberto Orioli
La mostra presenta una selezione di opere a tecnica mista realizzate con ritagli di giornali di tutto il mondo con l’aggiunta di viti e minuterie metalliche che conferiscono ai pannelli un forte impatto tridimensionale.
Pre-Testi diventa l’occasione per evidenziare i profondi cambiamenti del mondo dell’informazione che vive il passaggio dalle notizie “stampate” alle notizie “digitali” affidate al web. È anche alibi per soffermarsi sull’uso del linguaggio e pretesto per trasformare parole prive di ogni significato in suggestioni di una lingua universale a antica affidata all’emozione del puro piacere visivo.
In mostra circa 30 lavori, alcuni dei quali mai esposti, a rappresentare l’amore verso la parola scritta e stampata e l’omaggio alle grafie di tutto il mondo.
“Orioli ha creato una strana miscela tra Mallarmè e D’Annunzio. E il gioco gli è riuscito perfettamente. A ben guardare, infatti, le parole che egli inserisce già sminuzzate nei suoi collage non sono troppo distanti dal vuoto mallarmeano. Sono parole “desemantizzate”, come lo stesso artista confessa. Solo che il vuoto si avverte ma non si vede, giacché Orioli lo dissimula in simulacri, persino baroccheggianti, i quali denunciano l’impossibilità del silenzio (e della solitudine) in un tempo che ossessivamente ci chiama a raccolta per meglio disperderci. (E farci sentire più soli).”
Emilio Isgrò per “Pre-Testi”
BIOGRAFIA
Alberto Orioli, ferrarese trapiantato a Milano, vicedirettore ed editorialista del Sole 24 Ore, è giornalista da oltre 30 anni e si occupa di lavoro, economia reale, politica economica e, naturalmente, della “cucina” del giornale. E’ autore con Carlo Azelio Ciampi di “Non è il paese che sognavo” (Il Saggiatore) e di “Figli di papà a chi?” (Il Sole 24 Ore). Dopo 15 mila riunioni di redazione, da qualche anno riflette sul senso del mestiere e, nel tempo libero, lo pratica con supporti diversi, in un altro modo e, forse, in un altro mondo.
Website:www.albertoorioli.it
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Mudec Art Wall è uno spazio, all’interno del Bistrot del Museo, dedicato all’arte contemporanea, e alla fotografia con una selezione del lavoro di artisti viventi.