“UNA PAUSA AD ARTE”

È l’ultima occasione per visitare la mostra Elliott Erwitt. Family!

Abbiamo deciso di aprire virtualmente, per un’ultima volta, le porte della grande mostra fotografica Elliott Erwitt Family, prima di chiudere definitivamente.
Da sabato 25 aprile, per cinque settimane, la curatrice della mostra Biba Giacchetti racconterà un’opera significativa dell’esposizione.
Sarà così possibile tornare ad ammirare da vicino alcuni tra gli scatti più iconici di Erwitt, spiegati da una grande esperta dell’arte del fotografo e amica fidata di sempre.
Il progetto, powered by @Lavazza si concluderà con una visita virtuale finale della mostra, in cui il visitatore si lascerà trasportare dalla musica e da quell’atmosfera di intima familiarità che ha caratterizzato per mesi la mostra Family, lasciando che a parlare questa volta siano solo le immagini.

#WEAREFAMILY

Sono state oltre 100 le famiglie che domenica 8 settembre si sono presentate al Mudec davanti all’obiettivo.
Di queste ne state selezionate circa 40, che meglio delle altre hanno raccontato attraverso le immagini il proprio concetto e senso della famiglia.
Ne è emerso un quadro assolutamente anticonformista, accanto a quello come sempre tradizionale.

Le famiglie del Mudec sono genitori con figli e animali al seguito, con amichetti “adottati” per un giorno, mamma papà e bimbo “in arrivo”, comitive di amici, compagne di classe dal 1958, famiglie arcobaleno e famiglie adottate, allargate, inclusive dei propri pets (qualunque essi siano) che vivono il proprio tempo libero scegliendo pomeriggi d’arte; e ancora, anziani che hanno eletto la persona che li assiste come membro a tutti gli effetti di una nuova famiglia “ricomposta”, nuovi nuclei familiari inaspettati, dove il ruolo affettivo lo ricoprono i coinquilini con cui dividere quotidianamente casa, ma anche gioie e dolori della distanza; persone sole che tanto sole non si sentono più, perché si aggregano a un gruppo di Scout, alla Croce Rossa, all’Università della Terza Età, o che fanno dei libri i loro migliori compagni.
Obiettivo della campagna di comunicazione legata all’esposizione è offrire un “censimento per immagini” del concetto di “famiglia” nel 2019, raccogliendo così il testimone di un’iniziativa realizzata nel 1999 proprio da Lavazza che, in occasione della presentazione del suo Calendario 2000 intitolato “Families” a firma proprio di Elliott Erwitt, commissionò una ricerca dedicata alle “nuove famiglie” d’Europa, per documentare i loro modi di vita, gli atteggiamenti e i momenti domestici che avrebbero potuto costituire segnali, spie di una nuova antropologia.

ELLIOTT ERWITT. FAMILY

16 ottobre / 29 marzo 2020

Niente è più assoluto e relativo, mutevole, universale e altrettanto particolare come il tema della famiglia. La famiglia ha a che fare con la genetica, il sociale, il diritto, la sicurezza, la protezione e l’abuso; la felicità e l’infelicità. Mai come oggi è tutto ed il suo contrario, e niente è capace di scaldare di più gli animi, accendere polemiche, unire e dividere come il senso da attribuire al termine famiglia. Solido, eppure così delicato. Là, dove la parola si ferma o si espande a dismisura, può intervenire la fotografia, che sin dalla sua nascita tanto fu legata proprio a questo tema.
Il suo diffondersi nelle classi sociali della media borghesia accompagnava il desiderio di un racconto privato e personale degli eventi che ne segnavano le tappe: i ritratti degli avi, le nascite, i matrimoni, le ricorrenze, tutto condensato in quei volumi che nelle prime decadi dello scorso secolo arredavano il salotto buono. Gli album di famiglia.

Abbiamo chiesto ad uno dei più importanti fotografi viventi, che ha attraversato quasi un secolo, di crearne uno personale e pubblico, storico e contemporaneo, serissimo ed ironico e di dedicarlo in una anteprima assoluta al Mudec Photo. Questa la genesi della mostra, Elliott Erwitt. Family.
Elliott Erwitt, ha acconsentito e selezionato personalmente con Biba Giacchetti, curatrice della mostra, le immagini che a suo sentire avrebbero potuto illustrare alcune delle sfaccettature di questo inesprimibile e totalizzante concetto.
Elliott, che ha attraversato la storia del mondo, ci offre istanti di vita dei potenti della terra come Jackie al funerale di JFK, accanto a scene privatissime, come la celebre foto della bambina neonata sul letto, che poi è Ellen, la sua primogenita. La collezione selezionata per Mudec Photo alterna immagini ironiche a spaccati sociali, matrimoni nudisti, famiglie allargate, o molto singolari, metafore e finali aperti come la fotografia del matrimonio di Bratsk.

Come sempre Elliott Erwitt ci racconta i grandi eventi che hanno fatto la storia e i piccoli accidenti della quotidianità, ci ricorda che possiamo essere la famiglia che scegliamo, quella americana, ingessata e rigida che posa sul sofà negli anni Sessanta, o quella che infrange la barriera della solitudine eleggendo a membro l’animale prediletto. Famiglie diverse, in cui riconoscersi, o da cui prendere le distanze con un sorriso.
Un tema universale, che riguarda l’umanità, interpretato da Elliott Erwitt con il suo stile unico, potente e leggero, romantico o gentilmente ironico, cifra che ha reso questo autore uno dei fotografi più amati e seguiti di sempre.

Autore: Elliott Erwitt
Parigi, Francia, 1989
© Elliott Erwitt

Autore: Elliott Erwitt
New York City, USA, 1955
© Elliott Erwitt

Autore: Elliott Erwitt
New Hampshire, USA, 1958
© Elliott Erwitt

infoline
0254917 (lun-ven 10.00-17.00)

Mudec – Museo delle Culture
via Tortona 56, Milano

AVVISO AL PUBBLICO

Sabato 7 dicembre
la Collezione Permanente
potrebbe subire chiusure
dalle 9:30 alle 12:30
a causa di un assemblea sindacale
del personale di sala.

Le mostre “Niki de Saint Phalle”,
“Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider”
e “Photo Grant di Deloitte”
rimarranno regolarmente aperte”.

Ci scusiamo per ogni possibile disagio.

AVVISO AL PUBBLICO


Venerdì 13 dicembre
la Collezione Permanente
potrebbe subire chiusure
a causa di uno sciopero generale nazionale.

Le mostre “Niki de Saint Phalle”,
“Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider”
e “Photo Grant di Deloitte”
rimarranno regolarmente aperte.


Ci scusiamo per ogni possibile disagio.